Molto spesso si usano delle citazioni quando si scrive una tesi di laurea, un articolo, un saggio o un lavoro di ricerca. In questo modo è possibile dimostrare che le informazioni fornite sono scientificamente valide in quanto già verificate da altri autori o scienziati. Le citazioni aggiungono credibilità a tutti i lavori accademici.
Per questa ragione le fonti utilizzate devono essere citate correttamente, anche se la fonte è anonima, nel corpo del testo e/o nelle note a piè di pagina. Inoltre, si dovrà fare una bibliografia dettagliata alla fine del documento.
Come è noto, quando si scrive un lavoro di ricerca o una Tesi bisogna citare le proprie fonti! Infatti le fonti devono essere menzionate nel corpo del testo e in fondo alla pagina. D'altra parte la bibliografia appare al termine dell'elaborato, con un elenco dettagliato di queste fonti.
Ci sono diversi modi per citare gli autori. Sta a voi scegliere quello che più vi si addice o seguire quello che viene richiesto dal vostro istituto. Ma come citare esattamente? Vediamo insieme le regole essenziali per citare correttamente (e alla fine dell'articolo ci sarà una bella sorpresa).
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La testimonianza per Compilatio di Elena Buffa, referente biblioteca dell'Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo, sostiene quanto “sia importante attivare un programma di prevenzione del plagio all’interno del proprio istituto per fornire alla comunità accademica (studenti e docenti) uno strumento di verifica e riflessione critica sull'utilizzo corretto delle fonti nella stesura di elaborati e tesi di laurea".