Monica sta scrivendo la sua tesi e si sta chiedendo: “Ho trovato un testo interessante in una lingua diversa dall’italiano. Se lo traduco, dovrò citare lo stesso la fonte”?

 

Indice: 

  1. In quale lingua dovrei cercare sul web?
  2. Sei libero nella traduzione?
  3. Perché citare le fonti?

 

1. In quale lingua dovrei cercare sul web?

La ricerca di informazioni sta diventando internazionale!

Da quando Internet è arrivata, la condivisione delle conoscenze è più facile ed i traduttori automatici – sebbene non siano perfetti – permettono una comprensione globale. Alcune lingue sono più presenti di altre in termini di contenuti web. L’inglese è la lingua più comune sul web e rappresenta più della metà di tutti i dati internet, il francese ne rappresenta il 4% e l’italiano raggiunge appena il 2,5%.

"Se osserviamo i numeri, scopriamo (come era prevedibile) che l’inglese copre più della metà dei contenuti online, quando gli utenti anglofoni sono “solo” il 26,3%." Fonte: “E-commerce a livello internazionale: e se non tutto fosse in inglese?” dal sito Ubiqus.

Quando si fa una tesi o quando si prepara un lavoro è una buona strategia cercare tutte le informazioni possibili, anche in altre lingue – soprattutto se si vuole avere una visione d’insieme.

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2. La libertà nella traduzione?

Le informazioni sono presenti, ma bisogna tradurre il testo. La traduzione può allontanarsi leggermente dal testo originale per migliorare la comprensione. Se non si ha la fortuna di essere bilingui, è possibile utilizzare la traduzione automatica attraverso dei siti come Google traduttore o Deepl Translator. Tuttavia, la traduzione parola per parola non è sempre accurata. In caso di dubbi è possibile utilizzare la frase in lingua originale: in questo caso è necessario inserire la citazione fra virgolette ed aggiungere il nome dell’autore. Inoltre, sempre in quest’ultimo caso, bisogna spiegarne il senso nella lingua degli interlocutori di riferimento. È anche possibile trasmettere le informazioni che si trovano rielaborandole con parole proprie, a condizione di menzionare almeno l’autore a cui ci si è ispirati.

Sei quindi libero di tradurre le informazioni trovate nelle lingue straniere. Tuttavia, è importante citare le tue fonti.

3. Perché citare le fonti?

 

Per approfondire 

Se il lettore è interessato ad un determinato soggetto, allora è probabile che voglia approfondire le sue conoscenze. Inoltre, il revisore di una tesi deve avere la possibilità di conoscere le fonti e la bibliografia del vostro lavoro per correggerlo al meglio.

"Il lettore utilizza la bibliografia per approfondire la conoscenza dell'argomento e sviluppare la sua riflessione. Il lettore può infatti trovare facilmente e rapidamente i riferimenti delle opere che desidera scoprire." "Una bibliografia efficace: sì, ma come?" di Compilatio.

 

Informazioni reali e concrete 

Da dove provengono queste informazioni? Da un trucco di magia? Dai vostri amici? Da un articolo preciso? Le fonti permettono di identificare la correttezza della ricerca e ne attribuiscono una dimensione reale e concreta. Vi rendono più credibili agli occhi dei vostri lettori.

 

Ruolo dell’esperto

Ovviamente non avete scoperto da soli tutte le informazioni presenti all’interno del vostro lavoro. Tuttavia, avete fatto delle ricerche che vi hanno permesso di conoscere meglio l’argomento su cui avete lavorato. Sono proprio queste ricerche che hanno fatto di voi dei veri e propri esperti nell’ambito del vostro lavoro.

"Ci avete pensato? Scegliendo di non plagiare e di presentare le vostre idee, potrete diventare dei veri "inventori”" "Perché il plagio è proibito? Perché dovrei rispettare il diritto d'autore?" di Compilatio.

 

Coscienza tranquilla

Aspettare la correzione di un lavoro che ha richiesto parecchio impegno, molto tempo e denaro è sempre un po’ stressante. Vi conviene citare correttamente le vostre fonti, in questo modo avrete la coscienza tranquilla e saprete che il vostro revisore non potrà contestarvi la presenza di parti plagiate. Citate le vostre fonti, fate una bibliografia precisa e utilizzare il software per la rilevazione e la detenzione del plagio Compilatio Studium per controllare la vostra redazione. In questo modo potrete aspettare serenamente la correzione!

Scoprire Compilatio Studium

Domande specifiche durante la discussione o la restituzione del lavoro

Quando dovrete discutere la vostra tesi o la vostra ricerca, gli insegnanti vi faranno delle domande precise. Se padroneggiate veramente la materia, allora sarà davvero una questione di formalità. Ma se vi siete appropriati di idee altrui che non conoscete davvero bene, allora vi assicuro che gli insegnanti vi scopriranno senza difficoltà (sempre che non se ne siano già accorti). Vi chiederanno spiegazioni sempre più precise per assicurarsi che sappiate veramente ciò che avete scritto all’interno del vostro lavoro.

"Se non sei sicuro di capire totalmente il concetto dell’autore, non utilizzarlo nel tuo lavoro. Avresti difficoltà a redigerlo con parole tue e il tuo professore si renderebbe subito conto del tuo « disagio » nei confronti di quel concetto e potrebbe farti delle domande proprio su quel punto." "Il potere della riformulazione" di Compilatio

 

Un omaggio all’autore iniziale 

L’autore iniziale, a prescindere dalla vostra lingua madre, ha fatto uno sforzo di riflessione e di redazione per diffondere le sue conoscenze ed è giusto rendergli omaggio. La legge protegge il diritto d’autore e la proprietà intellettuale.

Secondo l’articolo 70-3 della legge sul diritto d’autore: “Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta”.

 


Per rispondere alla domanda di Monica: tradurre senza menzionare la fonte originale è considerato un plagio, per la precisione un plagio translinguistico.


 

Fonti: 

Per andare oltre: