La tecnica del “copia-incolla” è un metodo oramai sempre più diffuso nel mondo accademico ma, grazie ai software antiplagio, i documenti non originali e contenenti parti di plagio sono rilevati, grazie anche alla diffusione sempre maggiori di questi strumenti all’interno delle Università italiane.
"Il 75% degli studenti delle scuole secondarie ammette di aver usato il taglia e incolla e il 58% ammette di aver imbrogliato in qualche modo su un compito a casa." Estratto dall'articolo "Plagio, la nuova piaga degli esami", Leparisien.fr, 2 maggio 2015.
Solitamente, quando un’analisi antiplagio è effettuata, l’insegnante si concentra sui documenti che hanno ottenuto un’alta percentuale di similitudini rilevate (10-24%: bollino giallo, più del 25%: bollino rosso). Nella maggior parte dei casi, l’occhio esperto del professore è in grado di rilevare incongruenze nel testo e confermare i risultati trovati dal software antiplagio.
"Il compito di un software antiplagio è, però, molto più semplice delle ricerche sull’attribuzione d’autore. Non si tratta, infatti, di risalire alla paternità effettiva dei testi analizzati. Si tratta, più semplicemente, di verificare quanta parte di un testo coincide, per segmenti di una certa ampiezza (per es. per sequenze di tre, o quattro, o cinque parole, oppure per sequenze di un certo numero di caratteri), con parte di testi presenti in un corpus di riferimento." Estratto dall'articolo "Luci e ombre (tante) dei software antiplagio", Virgilio.it, 17 settembre 2015.
Eppure, nel mese di aprile, alcuni Istituti della Svizzera che utilizzano il rilevatore di plagio Compilatio, convinti del plagio di alcuni documenti, hanno ottenuto un tasso molto basso di similitudini attraverso l’analisi del software.
Di fronte a questo dilemma, Compilatio ha condotto un’indagine e ha rilevato il seguente tentativo di frode: alcuni studenti malintenzionati hanno sostituito gli spazi tra una parola e l’altra con un carattere colorato in bianco (caratteri invisibili), in modo che il software antiplagio rilevi solo una grande parola nell’intero documento (quindi non rilevi similitudini). Altro metodo utilizzato è stato quello di inserire uno spazio invisibile ad occhio nudo in mezzo della parola ma rilavato dal software Compilatio Magister, software di rilevamento delle somiglianze per gli insegnanti.